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	S'inaugura il "Kids Adventure Park" ad Equi TermeThe "Kids Adventure Park" opens in Equi Terme, near the Park Visitor Centre, 
	on 4th July 2019...
 
		
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			"Nel borgo apuano-lunigianese, giovedi 4 luglio, si 
			inaugura il "Kids Adventure Park", un’area ludica e didattica per 
			divertirsi e allo stesso tempo apprendere le tecniche per muoversi 
			in sicurezza in montagna.Nel giardino adiacente al Centro Viste, il Parco 
			Regionale delle Alpi Apuane ha installato attrezzature per imparare 
			divertendosi i rudimenti di alcune tecniche alpinistiche. I bambini 
			fino ad un’altezza di 1,40 metri potranno cimentarsi in diversi 
			‘atelier’: Tirolesi, passerelle a pioli, ponti mobili, reti 
			d’arrampicata, scale a pappagallo, ecc.
 Anche per adulti, invece, la palestra artificiale di 
			arrampicata (free climbing) è a disposizione nell’area che ha 
			assunto la caratteristica di "Kids Adventure Park".
 Alla cerimonia parteciperanno il Presidente e lo 
			staff del Parco, il sindaco di Fivizzano. I fortunati ‘collaudatori’ 
			saranno i bambini tra gli 8 e il 12 anni
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	del Soggiorno estivo nei Parchi ‘la Mappa del Tesoro’, 
	organizzato da Legambiente con il contributo della Regione Toscana e del 
	Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.Il Kids Adventure Park questa estate sarà gestito dalla 
	Cooperativa AlterEco in modo integrato insieme al Centro Visite del Parco/ApuanGeoLab 
	ed al Geo-Archeo-Adventure Park delle Grotte di Equi, che offre grotte 
	turistiche, musei archeologici, zipline, speleo avventura e noleggio di 
	e-bike.
 Equi Terme quindi, per quantità e qualità dei servizi che è 
	in grado di offrire, si può oggi definire la ‘capitale’ della Lunigiana e 
	delle Alpi Apuane del turismo outdoor in natura con attenzione anche agli 
	aspetti di educazione ambientale.
 
	
	Dora Bonuccelli 
	
	(3 luglio 2019) 
 
	
	Adesione record alla Festa del Parco 2019 - inaugurato il 
	progetto sperimentale di raccolta delle pietre lungo i sentieriGreat participation in the Park Festival - the stone collecting experimental 
	project was launched
 
		
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			È stata una Festa di tutti. Del Parco, delle comunità 
			locali, dell’ambiente e della Memoria, quella che si è tenuta il 2 
			giugno a Mosceta. La giornata, che rientrava all’interno della 
			programmazione regionale della Festa dei Parchi, ha registrato 
			un’adesione record. È il quarto anno che il Parco delle Apuane 
			chiude a Mosceta la Festa che ricorda la creazione dei primi parchi 
			nazionali in Europa che sono nati in Svezia, per la prima volta, nel 
			1909. E, per il secondo anno consecutivo, la Festa dei Parchi si è 
			celebrata insieme a quella della Repubblica, promuovendo il progetto 
			realizzato dal Parco, dedicato alla conservazione della memoria 
			storica della seconda guerra mondiale nelle Alpi Apuane. 
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	Grazie ai recuperi ad opera di volontari delle due Comunioni 
	dei Beni Comuni di Levigliani e di Pruno-Volegno, domenica 2 giugno si sono 
	potute ammirare le trincee, perfettamente recuperate, facenti parte della 
	Linea Gotica sulle Apuane.La presenza di “historical reenactors” (rievocatori storici) 
	in costume da fanti dell’esercito americano, da patrioti apuani e da alpini 
	della divisione “Monterosa”, con automezzi ed attrezzature originali grazie 
	alle due associazioni storico-culturali “Linea Gotica” – Tirrenica e 
	Lucchesia, ha reso il tutto ancor più vero e suggestivo.
 L’invito del Parco a coloro che non lo hanno ancora fatto è 
	quello di salire a Mosceta per rendersi conto e fare un immersione nella 
	storia all’aria aperta.
 
 Inaugurato un progetto educativo di educazione alla conservazione 
	partecipativa
 
 Quello del 2 giugno è stata anche il giorno del battesimo di una novità che, 
	come dimostrano le foto, ha avuto adesione: la raccolta delle pietre 
	accumulate sui sentieri. Col tempo, lungo la mulattiera delle “Voltoline” 
	che sale (o scende) da Mosceta, sono franati sassi di piccole o medie 
	dimensioni, che intralciano il tragitto e lo rendono difficoltoso. La buona 
	pratica inaugurata è stata quella di raccoglierli e sistemarli con cura 
	all’interno di gabbioni metallici posizionati a monte del sentiero. Sono in 
	tutto 12 contenitori che gli escursionisti potranno contribuire a riempire. 
	È un progetto sperimentale che, se positivo, verrà ampliato ad altri 
	sentieri.
 Il Parco delle Apuane ringrazia tutti i partecipanti e fin d’ora dà 
	appuntamento 
	al prossimo anno.
 
	
	(6 giugno 2019) 
 
	
	“I sentieri del Muflone” si rinnovano: installata la 
	cartellonistica bilingue con la nuova veste grafica"The Mouflon trails" are restyled: the bilingual panels with the new layout 
	have been installed
 
		
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			Il muflone (Ovis aries musimon), introdotto nei primi 
			anni ’80 da un’azienda faunistico-venatoria, si è insediato 
			stabilmente nelle Apuane centro-meridionali, dove ormai può 
			considerarsi una componente “naturalizzata” e rilevante degli 
			ecosistemi. In questa area, incentrata attorno al gruppo montuoso 
			delle Panie e del M. Corchia, alcuni sentieri marcati con segnavia 
			del Club Alpino Italiano sono stati attrezzati nel 2007 dal Parco 
			delle Alpi Apuane con pannelli didattici, iniziativa fortemente 
			caldeggiata dal compianto Presidente dell’epoca, Giuseppe Nardini. I 
			cartelli trattano dei principali aspetti naturalistici del 
			territorio, con l’intento di accompagnare gli escursionisti alla 
			scoperta delle emergenze geologiche, geomorfologiche, floristiche e 
			faunistiche, seguendo le orme del muflone, presenza costante lungo 
			gli itinerari. I percorsi partono per lo più dal fondovalle e 
			salgono in altitudine, attraversando diverse fasce vegetazionali e
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	raggiungendo le praterie e gli ambienti rupestri sommitali. 
	La varietà degli habitat toccati permette l’osservazione di molte entità 
	della flora apuana, ricca di specie endemiche e relitte e l’avvistamento di 
	numerosi animali, tra cui l’aquila reale ed il gracchio corallino, 
	nidificanti regolari.A distanza di 12 anni dall’installazione si è resa necessaria 
	un’opera di revisione e restyling dei pannelli, sia per l’inevitabile usura 
	operata dagli agenti atmosferici, sia per adeguarsi alla vocazione 
	internazionale conseguente al riconoscimento del Geoparco ed anche per 
	inserire alcune novità, quali ad esempio la ricomparsa recente del lupo nel 
	Parco. Il Comando Guardiaparco ha curato la revisione dei testi e delle 
	immagini, che sono stati modificati e integrati con l’aggiunta della 
	versione in inglese. Al contempo è stata fatta la manutenzione dei pali e 
	delle tabelle di sostegno, con la sostituzione delle parti deterioratesi nel 
	tempo e la collaborazione preziosa delle Guardie Ambientali Volontarie del 
	Parco. Adesso, con l’inizio della bella stagione, agli escursionisti non 
	resta che armarsi di zaino e binocolo per percorrere i “Sentieri del 
	Muflone” e godere appieno di questa meravigliosa parte del Parco delle Alpi 
	Apuane. Buona passeggiata a tutti!
 
	
	(5 giugno 2019) 
 
	
	"Lungo la Linea Gotica…": seconda edizione a Mosceta per il 
	prossimo 2 giugno“Along the Gothic Line…”: on 2nd June 2019, the second edition at Mosceta di 
	Stazzema again: several events are scheduled in the Park festival programme…
 
		
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			Ritorna “Lungo la Linea Gotica…” e conferma, anche 
			nel 2019, l’evento per la data del 2 giugno, ricorrenza della 
			Repubblica Italiana. Seconda edizione di fila a Mosceta per questa 
			iniziativa dedicata alla conservazione della memoria storica della 
			seconda guerra mondiale nelle Alpi Apuane, nonché quarta occasione 
			consecutiva, per la “Settimana europea dei Parchi”, di concludere 
			qui l’intera manifestazione con il suo evento clou.L’argomento del 2019, in tutto il continente, è la 
			“Natura, il nostro tesoro”, così nella libera traduzione ufficiale 
			di “our natural treasures”. Quanto proposto a Mosceta dal Parco 
			delle Alpi Apuane non sembri fuori tema rispetto all’essenza del 
			titolo. La conservazione dei beni naturali non passa soltanto 
			attraverso interventi specifici su ecosistemi, habitat e specie, ma 
			pure dalla difesa delle condizioni fondamentali della vita 
			democratica per le nazioni e i popoli europei. La Natura è oggi un 
			tesoro godibile da tutti in ogni angolo di Europa, anche perché, da 
			oltre settant’anni, sono stati progressivamente superati gli odi e 
			gli orrori dei due conflitti mondiali dello scorso secolo. La 
			pacificazione del dopoguerra ha consentito più efficaci interventi 
			ed azioni di tutela e promozione delle aree protette e della 
			biodiversità. Pertanto, ricordare la Linea Gotica – affinché non si 
			ripetano più quei tragici giorni – corrisponde anche a ribadire una 
			volontà di pace, quale garanzia di protezione futura dei “nostri 
			tesori naturali”.
 Il programma 2019 di “Lungo la Linea Gotica…” 
			ricalca, nella sostanza, la formula delle precedenti
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	edizioni della Festa del Parco, con alcune novità di rilievo. 
	Alla base c’è ancora il recupero delle testimonianze materiali della Linea 
	Gotica nel settore centrale e più elevato di questa catena montuosa. 
	L’itinerario illustrato di visita, tracciato lo scorso anno nella zona del 
	Passo dell’Alpino, si arricchisce di un’ulteriore postazione fortificata – 
	la n. 6 di Col del Vento, prossima alla Foce di Mosceta – il cui restauro si 
	è concluso proprio negli ultimi giorni. Il merito di questo importante 
	recupero va – ancora una volta – al lavoro volontario ed appassionato delle 
	comunità locali stazzemesi e, più precisamente, delle due Comunioni dei Beni 
	comuni di Levigliani e di Pruno-Volegno. Per l’edizione 2019, il programma non offre soltanto il 
	recupero, l’apertura al pubblico e la visita guidata alle postazioni della 
	Linea Gotica. Nella mattina di domenica 2 giugno, è previsto anche 
	l’intervento di “historical reenactors”(rievocatori storici), in costume da 
	fanti dell’esercito americano, da patrioti apuani e da alpini della 
	divisione “Monterosa”, con automezzi ed attrezzature originali, per rendere 
	ancora più vivo e coinvolgente l’evento storico rappresentato. Grazie alle 
	due associazioni storico-culturali “Linea Gotica” – Tirrenica e Lucchesia – 
	è stato possibile realizzare questa attività educativa e di intrattenimento 
	– da non confondersi assolutamente con il “wargame” – con l’obiettivo di 
	riportare in vita la storia attraverso lo studio storico, riutilizzando 
	materiali/equipaggiamenti originali oppure ricostruendo repliche esatte di 
	reperti militari.
 Ancora in campo educativo, l’edizione 2019 della Festa del 
	Parco propone ai partecipanti una buona pratica di gruppo, da compiersi 
	volontariamente lungo il sentiero delle “Voltoline”, nel tragitto di andata 
	e di ritorno da Mosceta. Si tratta di raccogliere i detriti caduti con tempo 
	lungo il selciato della mulattiera e di sistemarli con cura all’interno di 
	gabbioni metallici posizionati a monte del sentiero. Così facendo, oltre a 
	rendere più agevole il cammino degli escursionisti, si protegge il versante 
	e il selciato dall’erosione delle acque superficiali, garantendo anche la 
	sicurezza per le persone e le cose sottostanti.
 Nel programma di “Lungo la Linea Gotica…” non vanno infine 
	dimenticati altri momenti divenuti tradizionali nella Festa del Parco. In 
	primo luogo l’esibizione del Coro “Alpi Apuane” di Pieve Fosciana, diretto 
	dal maestro Luca Bacci, con canti delle montagna e della tradizione 
	popolare. Il concerto si svolgerà alle ore 15 presso il Rifugio “Del Freo” 
	del CAI di Viareggio a Mosceta, dove sarà anche offerta una degustazione di 
	piatti e prodotti locali a tutti i partecipanti. La cerimonia della 
	ricorrenza della Repubblica avrà luogo prima della celebrazione della Messa 
	al campo, verso mezzogiorno, in località Foce di Mosceta.
 Sarà al solito attivo un servizio di navetta bus tra 
	Levigliani e l’ingresso dell’Antro del Corchia, dove ha inizio il sentiero 
	CAI n. 9, con corse dalle ore 8:30 alle 9:30. Analogo trasporto di persone è 
	previsto al ritorno, con tragitto inverso, dalle ore 16:00 alle 17:00.
 
	
	Antonio Bartelletti 
	
	(27 maggio 2019) 
 
	
	"Dopo l'Alluvione": sabato a Cardoso la mostra fotografica di 
	Joakim Kocjancic"After the Flood": the opening of the photo exhibition by Joakim Kocjancic 
	will take place next Saturday at Cardoso di Stazzema. This event is a 
	further contribution of the Apuan Alps UNESCO Global Geopark to the UN 
	strategy for Disaster Risk Reduction...
 
		
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			La Festa dei Parchi 2019 inizia sabato 18 maggio, 
			alle ore 18 presso il Palazzetto della Cultura di Cardoso di 
			Stazzema. Il primo evento in programma è l'inaugurazione della 
			mostra fotografica "After the Flood", ovverosia "Dopo l'Alluvione 
			del 19 giugno 1996", che rimarrà aperta al pubblico fino al 14 
			luglio. L'esposizione nasce dalla collaborazione del Parco Regionale 
			delle Alpi Apuane con il Comune di Stazzema e l'azienda artigianale 
			Ca' Palagnini di Cardoso. L'iniziativa rappresenta un ulteriore 
			contributo del Parco/Geoparco alla strategia dell'ONU-UNESCO per la 
			Riduzione del Rischio di Disastri. Autore dei 75 scatti in mostra è il fotografo svedese 
			Joakim Kocjancic, giunto a Cardoso nel 2016 quasi per caso, dopo 
			essere tornato in Italia per realizzare un suo progetto culturale 
			sul Gran Tour.
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	Come ricorda Francesco Felici nel catalogo della mostra, "Il 
	2016 non era un anno del tutto normale, ma il ventennale dell'alluvione del 
	1996. Per ricordare quell'evento, Joakim propose di allestire uno studio 
	fotografico nell'ex bottega del paese chiusa dal 1996 e di invitare gli 
	abitanti e i loro amici a fermarsi. Nacquero così i primi scatti in un luogo 
	chiuso al pubblico per venti anni che tornava a vivere in una veste 
	insolita".Kocjancic - scrivono Alessia Amorfini e Antonio Bartelletti - 
	"ha raccolto le immagini di una comunità ritrovata venti anni dopo 
	l’alluvione e forse divenuta, col tempo, più consapevole dei rischi ancora 
	presenti. Le pagine del suo catalogo mostrano gli sguardi di persone 
	temprate dall’esperienza, con qualche segno di tristezza negli occhi di 
	alcuni di loro. Le foto in bianco e nero, con i bordi sfuocati, ci danno un 
	senso di luogo senza tempo o forse di un tempo sospeso tra questo e l’altro 
	secolo. È sicuramente il primo volume sull’alluvione del 1996 senza immagini 
	di distruzione e di ricostruzione. Non ci sono le storie di quei giorni, ma 
	il ricordo finalmente sollevato di molti anni dopo".
 In occasione dell'inaugurazione della mostra, a tutte le famiglie presenti 
	dei paesi di Cardoso, Pruno e Volegno, sarà donata una copia del catalogo 
	della mostra.
 
	
	(14 maggio 2019) 
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