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Presentata la candidatura a
Geoparco
La documentazione è in viaggio per
Digne les Bains (Francia)
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Il Consiglio direttivo
ha approvato ieri il dossier di candidatura alla Rete Europea e
Globale dei Geoparchi, che svolge la propria missione di
salvaguardia e promozione del patrimonio geologico sotto gli auspici
dell'Unesco. Non è soltanto una lunga ed articolata relazione di 50
pagine in lingua inglese, per descrivere il valore della
geodiversità del Parco delle Apuane ed illustrare le attività svolte
e quelle in programma nel prossimo quadriennio.La documentazione comprende anche le schede di rilevamento di 55 tra i
maggiori geositi del territorio, insieme alla Carta inedita, in scala
1:50.000, che localizza il complesso dei 253 siti di interesse geologico
individuati all'interno del futuro Geoparco delle Apuane.
Gli ultimi due mesi di vita dell'Ente, hanno registrato uno sforzo
encomiabile della struttura tecnica e scientifica interna, nel definire il
dossier e suoi allegati, prima della data ultima di consegna, stabilita al
1° dicembre p.v.
In questa attività si sono particolarmente impegnati, l'Ufficio di Staff del
Direttore e l'U.O. "Ricerca e conservazione", sotto il coordinamento della
dott.ssa Alessia Amorfini. |
Il Direttore - Antonio Bartelletti - ha tenuto a sottolineare che
l'obiettivo, non scontato, è stato raggiunto valorizzando le risorse umane e
le competenze interne al Parco, anche grazie alle strumentazioni e agli
archivi documentali acquisiti nel tempo. L'impegno è stato comunque
sostenuto dall'incoraggiamento costante del Presidente Giuseppe Nardini e
dalla fattiva collaborazione del dott. Giuseppe Ottria, nella sua duplice
veste di amministratore del Parco e di ricercatore geologo del
C.N.R.-Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa.
"L'occasione è utile - ha proseguito il Direttore - per porgere un doveroso
ringraziamento a quegli enti e associazioni, che hanno voluto esprimere per
scritto il loro consenso e sostegno a questa iniziativa". Primi fra tutti
l'Assessore all'ambiente Bramerini e il Presidente del Consiglio Regionale
della Toscana, Monaci, nonché i Presidenti nazionali di Federparchi, Italia
Nostra e quello regionale dell'U.O.E.I.
Tutta la documentazione è in viaggio alla volta di Digne les Bains, in Alta
Provenza, dove ha sede la cellula di coordinamento della Rete Europea dei
Geoparchi.
La documentazione inviata è consultabile all'indirizzo internet:
www.apuanegeopark.it/apuanegeopark_generale_ita.html
Nella foto di Francesco Mantelli, scelta come immagine di copertina del
dossier di candidatura, si intravedono due escursionisti lungo la cresta
aerea di Bagola Bianca verso la cima del Pisanino (1947 m s.l.m.).
(27 novembre
2010)
A "Versilia Nostra"
un
grazie di cuore per l'attenzione al Geoparco
La candidatura delle Alpi Apuane
presentata a Viareggio insieme a un audiovisivo di Stefano Pucci
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Ieri pomeriggio, un
pubblico numeroso ed interessato ha ascoltato le ragioni e le
prospettive dell'adesione delle Apuane alla Rete europea e globale
dei Geoparchi. L'incontro si è svolto all'Hotel Esplanade di
Viareggio, su iniziativa dell'associazione "Versilia Nostra", che lo
ha proposto all'interno di un ciclo di lezioni dal titolo "Storia e
storie di Viareggio e della Versilia".
La dott.ssa Rossella Martina, nota giornalista de "La Nazione", ha
introdotto l'argomento, per poi cedere la parola al Presidente del Parco,
Giuseppe Nardini, affinché potesse spiegare l'interesse politico-istituzionale
del territorio verso questo auspicabile riconoscimento internazionale. È stata poi la volta del Direttore del Parco, dott. Antonio Bartelletti, che
ha trattato il valore della tutela e della promozione delle geodiversità,
proprio nell'anno dedicato dall'ONU alla bioversità, in quanto momenti non
disgiunti, ma uniti e complementari, della medesima strategia di difesa
futura della Terra e della vita sul pianeta
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La risposta alla domanda "Che
cos'è un Geoparco?" è stata fornita dalla dott.ssa Alessia Amorfini (Responsabile
del servizio "Ricerca e conservazione" dell'Ente Parco), all'interno di un
articolato ed esaustivo intervento, che ha fatto puntuale riferimento agli
scopi e alle inziative della Rete dei Geoparchi, sviluppata soprattutto in
Europa e in Asia.
Lo spazio assegnato all'Ente Parco, si è concluso con l'intervento del dott.
Giuseppe Ottria, nella sua duplice veste di amministratore e pure di
ricercatore del C.N.R.-I.G.G. di Pisa. I temi si sono qui maggiormente
riferiti al patrimonio geologico delle Alpi Apuane, il cui territorio ha
tutte le carte in regola per divenire il primo "geoparco europeo dell'Appennino settentrionale".
Nella parte finale dell'incontro, è stato proiettato in sala un
suggestivo audiovisivo sulle Apuane, dal titolo "sensazioni ed
emozioni", realizzato dal fotografo Stefano Pucci. |
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(22 ottobre
2010)
I risultati della trasferta
di Lesvos
Breve resoconto con immagini della partecipazione al IX
Convegno internazionale dei Geoparchi
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Di ritorno dal viaggio
nel mare Egeo è già tempo di riflessioni e di bilanci sui risultati
ottenuti lungo la strada per l'adesione alla Rete europea e globale
dei Geoparchi. Vivere di persona l'esperienza delle giornate di
Convegno ed ascoltare in diretta le esperienze dei Geoparchi già
riconosciuti, si è dimostrato esercizio oltre modo utile per diversi
e concorrenti motivi. In primo luogo, il confronto con altre realtà
ha permesso di stimare, in termini più corretti, il valore relativo
del patrimonio geologico delle Alpi Apuane e, nel contempo,
apprezzare il livello raggiunto dal nostro Parco nelle azioni
concrete di conservazione naturalistica, di valorizzazione turistica
e culturale, nonché di sviluppo di iniziative di didattica ed
educazione ambientale.
Inoltre, l'esperienza ha indicato la necessità di tarare meglio i
contenuti della bozza di dossier di candidatura,
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ponendo un più forte accento sulla gestione dei beni geologici nel contesto
del territorio e nei rapporti con le popolazioni residenti. Di contro, è
sembrato opportuno operare una riduzione quantitativa dello spazio dedicato
alla descrizione del patrimonio geologico delle Apuane, poiché parte
necessaria ma non sufficiente al riconoscimento del Geoparco, come
meritevole di aderire alla Rete europea e globale, sotto gli auspici
dell'Unesco,
N.B.: il resoconto e le immagini dell'esperienza di Lesvos si trovano nel
sito del Parco dedicato al patrimonio geologico delle Alpi Apuane -
www.apuanegeopark.it - navigando nelle pagine web interne relative ai "convegni"
(12 ottobre
2010)
È ufficiale: le Apuane entrano tra gli aspiranti Geoparchi
La candidatura
illustrata al IX congresso europeo sotto gli auspici dell'Unesco
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L'isola di Lesvos, in
Grecia, è in questi giorni luogo di convegno dei Geoparchi europei,
per discutere sul tema "apprendere dal passato, per costruire un
futuro sostenibile". Nutrita è pure la partecipazione di
rappresentanti di analoghe istituzioni asiatiche e latino-americane.
In questo consesso prestigioso è stata annunciata l'imminente
candidatura del Parco Regionale delle Alpi Apuane alla Rete mondiale
ed europea dei Geoparchi.
L'intervento - proposto in lingua inglese dal dott. Giuseppe Ottria
- in collaborazione con i responsabili tecnici del progetto, la
dott.ssa Alessia Amorfini, dell'Ufficio Ricerca e conservazione, e
del direttore dott. Antonio Bartelletti. Questo contributo anticipa
e sintetizza le tematiche fondanti ed essenziali del dossier di
candidatura, ormai prossimo alla sua definitiva stesura.
Il presidente Giuseppe Nardini - presente all'evento per sviluppare
relazioni istituzionali - si è detto soddisfatto dell'accoglimento
positivo di questa candidatura presso il mondo dei Geoparchi e ha
poi espresso il suo più vivo compiacimento per il lavoro svolto. Si
tratta comunque - ancora a giudizio di Nardini - di un buon punto di
partenza, ma non ancora di un punto di arrivo.
nella foto:
Giuseppe Ottria durante la presentazione |
(2 ottobre
2010)
Volaschioite: il
minerale scoperto a Vergemoli
Il patrimonio geologico delle Apuane
si arricchisce di una nuova specie mineralogica
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Un’importante scoperta
mineralogica è stata confermata, nell’ultimo mese,
dall’International Mineralogical Association (IMA), la maggiore
istituzione scientifica nell’ambito della mineralogia. Si tratta di
un nuovo minerale, mai rinvenuto prima d’ora in nessuna parte del
pianeta, che è stato scoperto nella Cava del Ferro del Trimpello,
presso Fornovolasco, in comune di Vergemoli.
Il tutto a conclusione di una ricerca
quinquennale, effettuata da soci del Gruppo Mineralogico Paleontologico di
Fornaci di Barga. I campioni sono stati studiati presso il Dipartimento di
Scienze della Terra dell’Università di Pisa, a cura di Cristian Biagioni,
Elena Bonaccorsi e Paolo Orlandi.
La specie mineralogica, contraddistinta dalla sigla provvisoria di IMA
2010-005, avrà probabilmente il nome definitivo di “Volaschioite”, in riferimento alla |
località-tipo di rinvenimento, là dove, nel Medioevo,
sorgeva l’hospitale di Volaschio, da cui l’attuale borgo di Fornovolasco.
Nello stesso periodo storico, le miniere del Trimpello iniziavano
l'estrazione del ferro.
La formula chimica del minerale è relativamente complessa:
Fe4(SO4)O2(OH)6•2H2O; cristallizza nel sistema monoclino.
Con questo rinvenimento salgono a 19 i nuovi minerali scoperti nelle Alpi
Apuane. L’eccezionalità del ritrovamento sta nel fatto che è il primo
minerale che appartiene al versante interno della Garfagnana.
nella foto di Marco
Barsanti: un ingresso di probabile età medievale delle miniere della Cava
del Ferro del Trimpello (da www.mindat.org)
(12 agosto
2010)
Anche ad Equi Terme è di scena il Geoparco
Sostegno di Legambiente alla candidatura delle
Alpi Apuane e al progetto ApuanGeolab
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Sabato 5 giugno scorso, la "Carovana
degli Appennini" ha offerto al Geoparco delle Apuane un'ulteriore
spazio per un'illustrazione ed un dibattito pubblico. Legambiente ha
scelto proprio l'Hotel delle Terme di Equi, in Lunigiana, per
organizzare un convegno dedicato al tema "La geodiversità delle Alpi
Apuane: un patrimonio mondiale da conservare e valorizzare".
La relazione introduttiva del direttore del Parco, Antonio Bartelletti, ha
definito il percorso e gli obiettivi di fondo del tentativo in corso di
aderire alla Rete europea e mondiale dei Geoparchi, sostenuta dall'Unesco.
La parte conclusiva della relazione è stata riservata alla presentazione del
progetto "ApuanGeolab", che troverà sede nei locali, recentemente
ristrutturati, delle ex scuole elementari di Equi Terme, insieme al "Centro
documentazione e accoglienza visitatori" della Lunigiana. |
Tutti concordi gli interventi dei rappresentanti di enti ed istituzioni nel
manifestare il proprio consenso all'iniziativa. Oltre il Presidente del
Parco, Giuseppe Nardini, si sono così espressi il Sindaco di Fivizzano,
Paolo Grassi, il Presidente del GAL Lunigiana, Nino Folegnani e il
consigliere regionale, nonché presidente della Commissione consiliare "Agricoltura",
Loris Rossetti.
Da segnalare il sostegno convinto al Geoparco delle Alpi Apuane,
rappresentato da Legambiente attraverso le parole di Antonio Nicoletti e
Matteo Tollini, nella loro veste, rispettivamente, di responsabili,
nazionale e regionale, delle aree naturali protette per la stessa
associazione ambientalista.
La tappa lunigianese della "Carovana degli Appennini" è proseguita con la
visita guidata al complesso carsico-paleontologico delle Grotte di Equi
Terme.
(13 giugno
2010)
Tanta gente all’esordio del
Geoparco Unesco
L’area medicea di Seravezza ha tenuto a battesimo un percorso
partecipato e condiviso con enti locali e comunità residenti
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Una buonissima
affluenza di pubblico ha preso parte alla tavola rotonda dal titolo
“Verso il Geoparco delle Apuane”, in scena questa mattina a
Seravezza, nelle Scuderie granducali di Palazzo Mediceo.
Un’organizzazione accurata e i tempi giusti delle relazioni hanno
accompagnato la presentazione pubblica delle diverse azioni
programmate dall’Ente Parco per aderire alla Rete europea e mondiale
dei Geoparchi, sostenuta dall’Unesco.
L’occasione è stata propizia per affrontare
alcuni dubbi e preoccupazioni che negli ultimi giorni sono emersi intorno
all’iniziativa, in modo talvolta strumentale. Soprattutto l’intervento del
dott. Maurizio Burlando – coordinatore nazionale dei Geoparchi italiani – ha
chiarito come l’adesione alla EGN (European Geoparks Network) non sovrappone
un’altra istituzione a quelli esistenti e non determina ulteriori vincoli
per un’area protetta come le Alpi Apuane. |
Si tratta invece, di una
certificazione di qualità che l’Ente Parco può raggiungere se sarà in grado
di dimostrare e mantenere nel tempo, ad ogni verifica quadriennale, la
capacità di gestire il proprio patrimonio geologico e di valorizzarlo
soprattutto in chiave geoturistica
Inoltre, il Presidente Nardini e il Direttore Bartelletti hanno spiegato
come le cave di marmo non rappresentino affatto una criticità per un
Geoparco. Anzi, in un territorio come questo, dove la pianificazione e le
autorizzazioni estrattive seguono già buone pratiche e la filosofia dello
sviluppo sostenibile, i bacini marmiferi attivi potranno rappresentare un
valore aggiunto ed un’opportunità di sviluppo per le conoscenze scientifiche
e per la fruizione turistica.
Ad ogni modo, fattore dirimente di qualsiasi dubbio possibile è quel
percorso partecipato e condiviso che la dott.ssa Amorfini (nella foto), a
nome dell’Ente Parco, ha illustrato nel dettaglio tecnico, rispondendo così
alla richiesta di coinvolgimento avanzata dai sindaci Neri (Seravezza) e
Silicani (Stazzema) nei loro indirizzi di saluto. L’adesione alla Rete
presuppone che enti locali e comunità residenti siano consapevoli e si
facciano parte attiva rispetto a questo importante passo. Ecco perché altre
occasioni di presentazione e soprattutto di informazione pubblica saranno
costantemente rese note sul sito specifico dell’Ente Parco, all’indirizzo:
www.apuanegeopark.it.
Iniziativa che non ha precedenti nella storia dei Geoparchi europei, è
l’opportunità di consultare da alcuni giorni, sulle stesse pagine web, la
bozza di dossier di candidatura, con la possibilità offerta a tutti di
suggerire modifiche ed integrazioni.
La tavola rotonda ha riservato spazio anche ad altri interventi di
necessaria informazione, per completare il quadro conoscitivo sull’argomento.
Doveroso è risultato l’intervento di Giovagnoli e Bonci dell’ISPRA di Roma,
a cui è stato affidato il compito di trattare il censimento e il repertorio
nazionale dei Geositi, che sta alla base di qualsiasi validazione del valore
geologico di un territorio candidato all’EGN. In conclusione, Ottria del CNR
ha fornito un esempio concreto di possibile divulgazione di un geosito
strutturale delle Apuane, tentando una prima semplificazione di tematiche
complesse ma di indubbio interesse e di portata significativa per le Alpi
Apuane.
Durante tutto lo svolgimento dell’iniziativa hanno prestato servizio di
accoglienza gli studenti e i docenti dell’Istituto Alberghiero di Seravezza,
che si sono occupati pure della preparazione del coffee break,
distinguendosi per cortesia e capacità.
(10 aprile
2010)
"Che non sia soltanto un
logo prestigioso"
Una riflessione di Vezzoni sul Geoparco delle Apuane
Domani
mattina, presso le Scuderie granducali di Seravezza sarà presentato il
volume che raccoglie gli atti del convegno di studi “La geodiversità delle
Alpi Apuane” e tramite una tavola rotonda saranno trattati tutti gli
elementi, i siti geologici di particolare rilevanza scientifica e unicità ma
anche siti di interesse archeologico, ecologico, storico e culturale che
sono presenti nel Parco delle Alpi Apuane e che hanno tutti i requisiti per
divenire un Geoparco da annoverare ai geoparchi italiani ed entrare nel
Geoparco Europeo. Per giungere a questo traguardo occorre anche una
strategia di sviluppo sostenibile che abbia il supporto di un programma
europeo idoneo a promuoverlo. Il riconoscimento a Geoparco delle Alpi Apuane
sarebbe indubbiamente il salto qualitativo che permetterebbe al territorio
delle Apuane di vedersi attribuita una significazione internazionale e di
eccellenza, sinonimo di protezione ambientale e di sviluppo. È chiaro che il
futuro Geoparco delle Alpi Apuane non potrà essere semplicemente un logo
prestigioso per promuovere il territorio ma dovrà darsi tutta quella serie
di comportamenti e strumenti di partecipazione alle scelte di sviluppo
sostenibile che coinvolgano direttamente le popolazioni residenti, le
attività economiche e industriali. Non si dovrà più costruire uno sviluppo a
compatimenti stagni, dove la vita di un settore sovente si preleva riducendo
la qualità della vita di un’altra parte, dove la scelta è ponderata come
tornaconto di voti o peggio ancora confortata dal fatto che la capacità di
reazione non esiste o può essere ridotta a miti consigli. Appare chiaro che
se il futuro Geoparco delle Alpi Apuane volesse attenersi al comportamento
tenuto con la riperimetrazione e delocalizzazione estrattiva della Pietra
del Cardoso senza ascoltare le comunità residenti e le problematiche che la
scelta ha determinato, significherebbe in sostanza tradire la filosofia del
Geoparco e volersi avvalere unicamente di un distintivo a se stante. Insomma
continuare ad imbiancare la facciata senza curarsi del disdoro che c’è
dentro la casa, forti del fatto che all’interno c’è il padrone che comanda
sempre, nonostante gli inquilini paghino per quella giusta e legittima
libertà che con il contratto d’affitto, le elezioni, è loro riconosciuta. Se
davvero il fine è di giungere al Geoparco, servirà allora lasciare da parte
tutti quei comportamenti prevaricatori che permettono oggi di fare scelte
senza nemmeno ascoltare le esigenze dei cittadini. Basta con le parole
svuotate dalla concreta rispondenza. La politica è certamente deputata a
fare le scelte di sintesi, ciò non è messo assolutamente in discussione, ma
deve avere l’umiltà almeno di ascoltare. Inoltre la scelta non potrà mai
andare contro i concetti che sono a fondamento del Geoparco. Questa
significazione di sviluppo etico-ambientale del territorio, per non essere
avversata, dovrà evitare di introdurre vincoli ancora più cogenti di quelli
che già ci sono. Tutti i soggetti che vivono e producono nel territorio di
un Geoparco dovranno sentirsi partecipi e attori di risoluzione delle
problematiche. Occorre costruire una condivisione di sviluppo che non ponga
l’uno contro l’altro, che il termine sostenibile non possa essere tirato a
vantaggio di questa o quella fazione politica chiamata ad amministrare le
comunità ricadenti nel territorio. Il Geoparco delle Apuane deve essere
avvertito come un cambio di passo in cui i molteplici interessi possano
essere coniugati senza gli strappi che l’odierna politica ritiene. Per
entrare nella rete EGN (European Geoparks Network ), attraverso l’ISPRA (Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la struttura che
sostiene i geoparchi italiani e mette a disposizione dei soggetti che
vogliono aderire alla rete europea le professionalità di cui dispone per
predisporre il dossier di candidatura da presentare all’EGM. Domani mattina,
a Seravezza, tramite la tavola rotonda promossa dal Parco, si potranno avere
maggiori particolari sul percorso che vuole condurre alla classificazione
del territorio delle Alpi Apuane in Geoparco.
Alle 9,30 il presidente del Parco Giuseppe Nardini e i sindaci di Seravezza
e Stazzema, Ettore Neri e Michele Silicani, porgeranno i saluti agli ospiti
presenti e al pubblico e tracceranno i primi indirizzi che poi saranno
approfonditi durante la Tavola Rotonda sul Geoparco delle Alpi Apuane. Alle
10 interverrà il direttore del Parco, Antonio Bartelletti, che tratterà il
tema: “Dai Geositi al Geoparco-quando gli atti di un convegno indicano una
linea strategica”. Seguirà l’intervento del coordinatore dei geoparchi
italiani, Maurizio Burlando, che affronterà la tematica “Cos'è un Geoparco...la
rete europea e mondiale dell’Unesco”. Poi sarà la volta dell’intervento
della geologa Alessia Amorfini, responsabile “Ricerca e conservazione”
dell’Ente Parco, che presenterà la tematica “Apuane Geopark: Il dossier di
candidatura e le azioni collegate”.
Dopo quest’intervento ci sarà una pausa per un Coffee break. La tavola
rotonda riprenderà con gli interventi di Luciano Bonci e Cristina Giovagnoli,
dell’ISPRA, che presenteranno “Il censimento e il repertorio nazionale dei
geositi”. Chiuderà la tavola rotonda Giuseppe Ottria, dell’Istituto di
Geoscienze e Georisorse del CNR, con la relazione “Le Alpi Apuane come campo
possibile della ricerca e della divulgazione scientifica”. Ai presenti alla
tavola rotonda sarà consegnata una copia gratuita del volume “Le
geodiversità delle Alpi Apuane”.
Giuseppe Vezzoni
(9 aprile
2010)
L'Ente Parco per il
riconoscimento dell'Unesco
Formale approvazione dell'iter di candidatura delle Apuane
alla rete dei Geoparchi europei e mondiali
Da quasi dieci anni l'Ente Parco ha concretizzato numerose iniziative di
valorizzazione del proprio patrimonio geologico, nella prospettiva di poter
essere riconosciuto in sede Unesco tra i Geoparchi europei e mondiali.
Nonostante gli sforzi compiuti e gli obiettivi raggiunti, nessun atto
formale aveva mai sancito questa strategia, comunque sempre perseguita nei
fatti. Mancava dunque una deliberazione ufficiale che riconoscesse quanto
già ampiamente presente in diverse pubblicazioni e dichiarazioni pubbliche.
Ci ha pensato il Consiglio direttivo che, nella seduto di giovedì scorso, ha
tracciato la linea per la presentazione dei documenti di candidatura,
sostenendo dunque il tentativo di raggiungere un riconoscimento
internazionale, con valore assoluto di certificazione di qualità.
(4 aprile
2010)
Verso
il Geoparco delle Apuane
Sabato 10 aprile a Seravezza: una
tavola rotonda per l’adesione alla rete europea e mondiale dell’Unesco
Definito il programma della prima iniziativa
del Venticinquennale a sostegno della candidatura del Parco delle Alpi
Apuane alla European and Global Geoparks Network. Il tutto prende corpo
dalla presentazione pubblica e dalla distribuzione gratuita ai partecipanti
(per la sola occasione del 10 aprile) degli atti del convegno “la
geodiversità delle Alpi Apuane”. Il volume completamente a colori ed edito
da Pacini di Pisa, raccoglie importanti contributi scientifici e divulgativi,
che intendono documentare l’incredibile varietà e valore del patrimonio
geologico del territorio apuano proposto come Geoparco.
Il programma della giornata, dalle ore 9.30 in poi, prevede gli indirizzi di
saluto del Presidente del Parco, Giuseppe Nardini, del Presidente della
Comunità del Parco, Michele Silicani, nonché del Sindaco di Seravezza,
Ettore Neri. Al Direttore, Antonio Bartelletti, è affidato il compito di
presentare gli atti del convegno sulla geodiversità, mentre la Responsabile
della conservazione del Parco, Alessia Amorfini, è chiamata ad illustrare le
azioni intraprese e quelle da intraprendere per redigere e consegnare il
dossier di candidatura.
Alla tavola rotonda parteciperanno anche esperti esterni per arricchire di
contributi e meglio informare sul valore e sul significato di questo
riconoscimento internazionale. Maurizio Burlando, coordinatore nazionale dei
Geoparchi, spiegherà il funzionamento e le opportunità promozionali offerte
dalla rete europea e mondiale. A seguire, Luciano Bonci e Maria Cristina
Giovagnoli dell’ISPRA, avranno modo di approfondire le conoscenze sul
censimento e sul repertorio nazionale dei geositi, che costituiscono
strumenti fondamentali per valutare e proteggere la geodiversità italiana.
A Giuseppe Ottria, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, è
affidato l’intervento di chiusura sulle Alpi Apuane come possibile
straordinario campo d’indagine e di divulgazione scientifica, nello
specifico della geologia.
(27 marzo
2010)
Le Apuane pronte
per il Geopark
A Montagne di Trento illustrato il
progetto di candidatura alla rete europea e mondiale dell'Unesco
Due giorni di full
immersion, in una cornice di neve e silenzio, per far apprezzare il
significato e l'importanza geologica delle Alpi Apuane. Il tutto nel
nuovissimo Centro di educazione ambientale di Villa Santi di Montagne di
Trento, nel cuore dell'Adamello-Brenta.
La delegazione dell'Ente Parco ha così avuto modo di definire la propria
road map di avvicinamento alla presentazione del dossier di candidatura.
L'evento clou si realizzerà tra il primo ottobre e il 31 dicembre di
quest'anno, in cui - tra l'altro - si celebra il Venticinquennale del Parco,
non a caso dedicato al "Valore della Terra".
Durante il Workshop, il direttore Antonio Bartelletti (nella foto) ha
illustrato i caratteri del paesaggio fisico e i principali geositi delle
Apuane, alla presenza del coordinatore europeo Nickolas Zourus.
L'interrogativo su quale territorio proporre come Geopark ha animato
il dibattito dei rappresentanti italiani della rete, che hanno tutti
confermato l'importanza di promuovere l'intera porzione apuana di competenza
dell'Ente Parco, area contigua compresa.
Della delegazione "apuana" hanno fatto parte anche il delegato Franco Pucci
e il responsabile del settore "Ricerca e conservazione", dott.ssa Alessia
Amorfini.
(20 febbraio
2010)
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Presentata la "precandidatura"
del Parco delle Apuane
alla rete dei Geoparchi dell'Unesco
Ad Arenzano di Genova
manifestata l'intenzione di aderire alla rete europea
Martedì
3 febbraio u.s., ad Arenzano di Genova, presso la sede del Parco Regionale
del Beigua, si è tenuto il 1° Workshop dei Geoparchi di Italia, sul tema
"Conservazione del patrimonio geologico e promozione del geoturismo:
nuove prospettive di collaborazione". L'occasione è stata colta
per fare il punto sulle esperienze dei territori italiani che fanno già
parte della rete. Nella sezione pomeridiana del Workshop - alla presenza del
prof. Nickolas Zouros coordinatore dell'European Geoparks Network - è
stata manifestata l'intenzione di avanzare la candidatura del Parco delle
Alpi Apuane in sede Unesco. Le motivazioni di questa pre-richiesta sono
state illustrate dal Direttore del Parco, Antonio Bartelletti, con una
presentazione in power point (qui in basso visionabile), elaborata in
collaborazione con la dott.ssa Alessia Amorfini.
(7 febbraio
2009)
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