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8° Workshop dei Geoparchi in Italia
"Tutela, valorizzazione e gestione della geodiversità"


Pollino (Italia), 3-6 luglio 2016

 

     

 

FOTOCRONACA

 

   

 


 

Lunedì 04.06.2016

Primo giorno del Workshop dei Geoparchi italiani a Mormanno (provincia di Cosenza). L'on. Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino, accoglie e saluta gli ospiti nel cinema-teatro comunale.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Il dott. Aniello Aloia
(Coordinatore del Comitato nazionale dei Geoparchi globali Unesco) mentre rivolge il suo indirizzo di saluto.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Il prof. Nickolas Zouros
(Presidente del Global Geoparks Network) informa il pubblico presente sul nuovo programma Unesco riguardante i Geoparchi globali e la Geodiversità, oltre che finalizzato ad una gestione efficace del patrimonio  geologico del pianeta.
Pasquale Li Puma è al suo fianco, come supporto del tutto precauzionale nell'espressione in italiano, anche perché Zouros conosce benissimo la nostra lingua.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Il programma prosegue con una tavola rotonda sul tema "Geoparchi: strumenti innovativi per la tutela e la valorizzazione del territorio".
Nella foto, l'on. Dorina Bianchi (Sottosegretario ai beni e alle attività culturali) espone le proprie idee sui Geoparchi e sul loro valore culturale.
I relatori pongono molta attenzione a questo intervento, tranne l'ultimo a destra...

 


 

Lunedì 04.06.2016

Nel pomeriggio, il primo field trip inizia con la visita al complesso monumentale di S. Maria della Consolazione a Rotonda (provincia of Potenza). Questa antica costruzione ospita la sede del Parco e l'Ecomuseo del Pollino.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Il diorama della fauna della foresta domina la scena nella sala centrale di questo Ecomuseo.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Un altro importante museo è ubicato a Rotonda, con un allestimento e una sede provvisoria.
La struttura di documentazione è dedicata alla fauna del Pleistocene medio, che è stata rivenuta lungo il bacino del fiume Mercure. I più importanti resti ossei appartengono all'Elefante dalle zanne dritte (Palaeoloxodon antiquus italicus).

 

 

 


 

Lunedì 04.06.2016

Ulteriore reperto palentologico di rilievo è quello dell'Ippopotamo europeo (Hippopotamus antiquus).

 


 

Lunedì 04.06.2016

Seconda tappa a Civita (Çifti), presso Castrovillari (provincia di Cosenza).
La Timpa del Demanio è una montagna di medie dimensioni con rocce carbonatiche meso-cenozoiche, al di sopra delle gole del torrente Raganello.

 


 

Lunedì 04.06.2016

I partecipanti al workshop sono in posa per la foto di rito.

 


 

Lunedì 04.06.2016

Civita (Çifti) è un'isola linguistica d'antica origine.
Nel tardo XV secolo, una comunità albanese si insediò qui per sfuggire all'invasione ottomana.
I comignoli delle case conservano i segni caratteristici della cultura materiale Arbëreshë.

 


 

Lunedì 04.06.2016

L'interno della chiesa di Santa Maria dell'Assunta a Civita (Çifti), che risale al XVII secolo.
In questo edificio c'è un miscuglio di elementi della tradizione religiosa latina e greco-ortodossa.

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Lunedì 04.06.2016

Nel Museo della cultura Arbëreshë, è possibile ammirare gli oggetti della vita quotidiana, gli strumenti di lavoro e i costumi tradizionali.

 


 

Martedì 05.06.2016

Secondo giorno del Workshop dei Geoparchi italiani a Senise (provincia di Potenza). La sessione "I Geoparchi italiani e gli Aspiring Geoparks" è ospitata nel complesso monumentale di San Francesco.

 


 

Martedì 05.06.2016

Il programma propone diversi interventi sulla gestione e promozione del patrimonio geologico.
Il dott. Antonio Bartelletti presenta il contributo del Geoparco delle Alpi Apuane, scritto con Alessia Amorfini, Emanuele Guazzi e Giuseppe Ottria.
Il titolo è "Rains and Ruins: l'alluvione del 1996 tra Versilia e Garfagnana. 20 anni dopo nelle Alpi Apuane: storyboard per una mostra didattica".

 


 

Martedì 05.06.2016

Visita al Centro di documentazione di Terranova di Pollina, "Città della zampogna".
Le  Guide del Parco improvvisano una danza al suono di questo strumento musicale.

 


 

Martedì 05.06.2016

La prof. Giovanna Rizzo (Università della Basilicata) guida il field trip geologico presso Timpa delle Murge.
Questa località conserva la più completa sequenza ofiolitica dell'Appennino meridionale.

 


 

Martedì 05.06.2016

la parte superiore di questa sequenza ofiolitica è caratterizzata da affioramenti di rocce effusive, che si presentano nella forma di lave basaltiche a cuscino.

 

 


 

Martedì 05.06.2016

La prof. Rizzo mostra i suoi argomenti preferiti e si sofferma sulle intrusioni magmatiche, particolarmente attive ai bordi delle placche tettoniche.

 

 

 


 

Martedì 05.06.2016

Inaspettatamente, il dott. Emanuele Guazzi è alla testa del gruppo...
Oggi, è piuttosto su di giri...

 


 

Martedì 05.06.2016

La parte finale di questo field trip riserva l'emozionante visione di un monolite denudato dall'erosione. La cima di Timpa di Pietrasasso emerge sopra la facies a flysch  (Crete Nere) e gli affioramenti di serpentinite.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Il terzo giorno del workshop è completamente dedicato ad un ulteriore field trip.
Il prof. Francesco Muto (Università della Calabria) conduce la parte geologica durante le prime ore del mattino.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Il Piano di Campotenese (provincia di Cosenza) separa le due principali catene montuose del Parco Nazionale: Pollino ed Orsomarso. Questa grande depressione ha un'origine tettonica e carsica e la stessa presenta la tipica morfologia di un polje.

 

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Il prof. Muto prosegue la sua lezione sulla geologia dell'area. La carta geologica è lo strumento didattico usato sopo il pannello illustrativo lungo la strada.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Piano di Ruggio (1535 m s.l.m.) è una dolina di dissoluzione di grandi dimensioni, con depositi morenici di un ghiacciaio pleistocenico.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

I partecipanti al workshop passeggiano entro una faggeta da Piano di Ruggio fino a Belvedere di Malvento.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Un vecchio monumentale albero emerge sopra il bosco. Il suo nome è "faggio delle sette sorelle", perché la tradizione popolare lo ritiene la fusione di sette differenti alberi.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

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I partecipanti al workshop incontrano finalmente l'albero-simbolo del Parco Nazionale del Pollino, presso il Belvedere del Malvento (1575 m s.l.m.). Il Pino loricato (Pinus heldreichii) vive lingo i ripidi versanti calcarei di queste montagne.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Questa immagine ci ricorda un piccolo desiderio finalmente realizzato...

 


 

Mercoledì 06.06.2016

il Semprevivo maggiore (Sempervivum tectorum) è abbondante sui litosuoli del Parco Nazionale del Pollino.
Queste località rappresentano le stazioni più meridionali della specie in Italia.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

Un'altra elegante pianta erbacea del Parco.
La Gentiana maggiore (Gentiana lutea) cresce nelle praterie alpine su suoli carbonatici.

 


 
Mercoledì 06.06.2016

Ulteriore tappa del field trip presso la Grotta del Romito, comune di Papasidero (Provincia di Cosenza).
Il prof. Domenico Lovetro (Università di Firenze) spiega la stratigrafia archeologica dei depositi di grotta all'interno del piccolo Museo della Preistoria.

 

 


 
Mercoledì 06.06.2016

I partecipanti al workshop visitano questo importante insedimento umano che risale al paleolitico superiore.

 


 

Mercoledì 06.06.2016

La Grotta del Romito conserva graffiti che rappresentano i più antichi esempi di arte preistorica in Italia (risalenti a circa 12-14.000 anni fa). Questo masso calcareo mostra il disegno di tre Uro (Bos primigenius): uno grande e due piccoli.

 


 
Mercoledì 06.06.2016

L'emozionante field trip nel Parco termina con la visita al centro storico  di Laino Castello (provincia di Cosenza), oggi abbandonato a causa degli effetti di diversi recenti terremoti.

 

   

 

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