I Conferenza
internazionale dei Geoparchi Africani e Arabi El Jadida (Marocco), 21-28 novembre 2011 |
Anche l'Africa e il
Medioriente arabo bussano alla porta della Rete globale dei Geoparchi, lungo una
prospettiva di adesione non immediata, ma comunque non lontana nel tempo, da
realizzarsi nel medio termine. È il principale messaggio che viene lanciato
dalla I Conferenza internazionale di El Jadida in Marocco, a cui hanno
aderito rappresentanti di territori di grande valore geologico appartenenti
a 19 nazioni
africane (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Sudan, Etiopia, Senegal, Costa d'Avorio,
Benin, Mali, Nigeria, Camerun, Kenia, Tanzania, Uganda, Botswana, Zimbabwe, Sud Africa,
Madagascar) e 4 mediorientali (Turchia, Siria, Libano, Yemen). Nutrita
anche la partecipazione di esperti e potenziali collaborati di paesi europei,
soprattutto del bacino del Mediterraneo, nonché di India, Cina, Australia e Stati
Uniti.
Per l'Italia era presente soltanto il Parco delle Alpi Apuane (Apuan Alps
Geoparks), alla sua prima uscita internazionale dopo l'ingresso nella
E.G.N.-G.G.N., avvenuta a Langesund nel settembre 2011. Alla Conferenza di El Jadida, il dott. Giuseppe Ottria ha presentato - per conto del Parco - una comunicazione ufficiale dal titolo "Enhancing geological heritage: the experience of the nature park of the Apuan Alps (Italy)", a firma anche di Alessia Amorfini ed Antonio Bartelletti. L'intervento è stato apprezzato dai congressisti, particolarmente attenti a cogliere il significato di geoparco e soprattutto ad apprendere ogni sua potenzialità come strumento di conservazione e di valorizzazione, per poterlo poi riproporre nelle diverse situazioni africane e mediorientali. |
Pur in presenza di patrimoni geologici di incommensurabile valore, i
territori presenti alla Conferenza e desiderosi di trasformarsi in aree
riconosciute e gestite come geoparchi, spesso sono mancanti oggi di una
specifica organizzazione territoriale deputata a simili ed analoghi scopi.
Geoparchi dunque tutti da inventare, ma quanto mai necessari anche per
azioni ed interventi di sostegno economico alle popolazioni residenti.
Le esperienze più avanzate e di eccellenza - soprattutto in Europa e in
Estremo Oriente - possono favorire la nascita e lo sviluppo di enti ed
organizzazioni per la gestione dei patrimoni geologici africani e
mediorientali.
La responsabilità di tracciare questa nuova via ai Geoparchi - tutta
ricompresa all'interno del continente "culla dell'Umanità" - è stata
affidata all'Associazione Africana delle Donne nelle Geoscienze (A.A.W.G.).
Il loro progetto - presentato nel corso di una tavola rotonda della
Confererenza - si è posto proprio l'obiettivo di
dare corpo e sostanza all'African Geoparks Network (A.G.N.), a partire dalle
zone maggiormente sfavorite e disagiate.
Le Scienziate africane hanno voluto rimarcare come, alla base di tutto, vi
debba essere sempre uno sforzo comune per una salvaguardia integrata del
patrimonio geologico, del patrimonio naturale e del patrimonio culturale,
materiale ed immateriale, poiché tutto questo è oggi un obiettivo
ineludibile per ogni paese del continente africano.
Documenti in consultazione
galleria fotografica |
abstract dell'intervento del Parco delle Apuane |