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37° Meeting del Comitato
di Coordinamento dell'EGN
Costa Basca
(Spagna),
16 - 19 marzo 2016 |
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FOTOCRONACA |
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Mercoledì 16.03.2015
Prima
dell’atterraggio a Bilbao, tra le nuvole è possibile intravedere le ultime
propaggini innevate dei Pirenei nord-occidentali. |
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Mercoledì 16.03.2015
Il Geoparco della Costa Basca accoglie le delegazioni dei
69 geoparchi europei con pioggia battente e cielo grigio. Nella foto un
tratto di costa cantabrica appena ad est del paese di Mutruku, una della
municipalità che insieme quelle di Deba e Zumaia costituiscono il
territorio del Geoparco. |
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Giovedì 17.03.2015
Prima del meeting l'inattesa esibizione di un acrobatico ballerino
basco. |
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Giovedì 17.03.2015
Il 37° Meeting del
Comitato di Coordinamento dei Geoparchi europei è stato ospitato nel
piccolo villaggio di Itziar alla rispettabile presenza di autorità
locali e regionali della nazione basca; tra gli altri: Ana Oregi, come
ministro del dipartimento ambientale, Markel Olano, presidente del
Consiglio Regionale della Provincia di Gipuzkoako e Pedro Bengoetxea,
sindaco di Deba e presidente del Geoparco della Costa basca. Gli
interventi di saluto in lingua originale basca, da parte della autorità
locali, sottolinea la forte identità culturale della gente che abita
questi luoghi. |
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Giovedì 17.03.2015
Il 37° Meeting dell'EGN inizia con
l'intervento del Coordinatore mondiale della Rete dei geoparchi, prof.
Nickolas Zouros. |
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Giovedì 17.03.2015
La sala è strapiena di rappresentanti dei Geoparchi europei. |
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Giovedì 17.03.2015
Nel pomeriggio le delegazioni si spostano al villaggio di Pasaia, lungo
il fiume Oiartzun.
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Giovedì 17.03.2015
La
prima visita è ad Albaola,
cantiere navale basco, il luogo della costruzione della "San Joan", una
replica di una nave baleniera del XVI secolo.
La chiglia del natante in costruzione è realizzata legno di faggio,
mentre il resto dello scafo è in quercia. La San Juan avrà una lunghezza
complessiva di 28 metri per 30 metri di altezza. La ricostruzione sarà
completata entro il 2020. |
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Giovedì 17.03.2015
La fabbrica ospita un percorso espositivo che racconta la storia della baleniera
"San Juan". Costruita nel 1563, andò a sbattere sugli scogli e, di
lì a poco affondo nel 1565. Gli archeologi subacquei hanno ritrovato i
suoi resti nella Red Bay in Canada. |
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Giovedì 17.03.2015
L'escursione pomeridiana ha proposto anche la visita a San Sebastian:
Città europea 2016 della Cultura.
Prima tappa alla City Hall, una costruzione del 1887, realizzata lungo
la baia principale di San Sebastian, per ospitare un casinò.
L'edificio è rivestito da arenarie del Paleocene-Eocene (formazione
torbiditica), che caratterizzano gli affioramenti costieri di questa
città. |
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Giovedì 17.03.2015
I delegati dell'EGN sono stati accolti, all'interno della sala
principale del Municipio, dal sindaco della città, che ha presentato
alcuni dei numerosi eventi in calendario nel programma annuale di "San
Sebastian: Città europea 2016 della Cultura".
Questo progetto è illuminato da tre "fari": pace, vita e voci. |
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Giovedì 17.03.2015
Rocce provenienti da locali formazioni geologiche sono state impiegate
in importanti monumenti di San Sebastian, come la Chiesa di Santa Maria,
che chiude verso nord la Calle Mayor, nel centro storico della città.
La chiesa è un imponente basilica tardo barocca del XVIII secolo, con
una particolare facciata churrigueresca.
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Giovedì 17.03.2015
La visita di San Sebastian si è
conclusa quando il buio è calato sulla città. La foto propone una vista
notturna della Piazza della Costituzione. In passato, questo luogo è
stato utilizzato come arena dei tori (notare le terrazze dalle quali gli
spettatori hanno assistito alle "corride"). |
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Venerdì 18.03.2015
Seconda giornata del Comitato di
Coordinamento dell'EGN.
Maurizio Burlando (Beigua Geopark) è co-chairman. |
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Venerdì 18.03.2015
Alcuni dei delegati dei Geoparchi italiani presenti al Meeting. Al
centro, Luigi Bloise ed Egidio Calabrese del Pollino Geopark, per la
prima volta presenti dopo l'adesione del settembre scorso, a fianco di
un veterano dei Geoparchi, Pasquale Li Puma, in espressione ascetica.
Sulla destra, di mezzo profilo, Francesco Chiaramonte. Sullo sfondo, da
sinistra a destra - tutti sorridenti i rappresentanti dei geoparchi
alpini - con il Tullio Bagnati e l'Edoardo Dellarole (Val Grande-Val Sesia),
la Violet Masè e il Roberto Zoanetti
(Adamello-Brenta).
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Sabato 19.03.2015
Giornata di field trip, alla scoperta della sezione di Zumaia, uno degli
hotspot della geologia a livello globale. Giornata non ideale per le
nuvole che oscurano il cielo e la pioggia, ma i delegati dell'EGN non
nascondono la loro attesa ed emozione e fin dal primo stop introduttivo
sono concentrati all’ascolto di Asier Hilario, geologo e coordinatore
scientifico del Geoparco della Costa Basca. Sullo sfondo sono già
visibili gli strati carbonatici del Paleocene inferiore.
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Sabato 19.03.2015
Inizia l’impressionante discesa “lungo strato” verso il primo
obiettivo...il limite K/T, ovverosia il passaggio tra l'era mesozoica e
quella cenozoica, tra il Cretacico e il Paleogene. Un momento drammatico
della storia della vita sulla Terra, che si caratterizzò per una delle
più grandi estinzioni di massa di dinosauri, ammoniti ed altre specie
viventi. |
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Sabato 19.03.2015
Ecco il limite K/T! L’alta marea non ci ha permesso di toccare con mano
il contatto ma è stato possibile ugualmente apprezzarne le sue
caratteristiche. La parte inferiore dell’affioramento attribuito al
Cretacico sommitale è costituito da marne e marne siltose rossastre,
mentre lo strato calcareo meno erodibile alla base della parete rocciosa
è stato datato al Paleocene basale. A marcare il passaggio tra le ere
geologiche del Mesozoico e Cenozoico un centimetrico livello di argille
grigie caratterizzate da iridio, un metallo il cui elevatissimo
contenuto testimonierebbe l’impatto sulla superficie terrestre di un
enorme meteorite. Nella sezione di Zumaia questo livello di argille è
interrotto da una sottilissima vena di calcite; è per questo motivo che
la Commissione Internazionale di Stratigrafia ha scelto come riferimento
globale del limite K/T la sezione di El Kef in Tunisia.
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Sabato 19.03.2015
La
straordinaria importanza della sezione di Zumaia è stata comunque
certificata nell’ambito del Paleocene. Nel 2008 la Commissione
Internazionale di Stratigrafia ha ritenuto questa sezione il riferimento
globale per quanto riguarda la base del Selandiano (Paleocene medio;
61,6 Ma) e la base del Thanetiano (Paleocene superiore; 59,2 Ma). La
foto di gruppo dei "geologi" sulla spiaggia di Itzurun con lo sfondo di
questo intervallo cronostratigrafico contenuto in sequenze
calcereo-marnose. |
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Sabato 19.03.2015
la dott.ssa Alessia Amorfini
indica proprio il “chiodo d’oro” con cui viene indicato lo strato tipo
di riferimento della base del piano del Thanetiano |
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Sabato 19.03.2015
Risalendo la scala dei tempi geologici, la sezione di Zumaia mostra
un’altro importante momento: il “passaggio” tra le epoche del Paleocene
e dell’Eocene 56,0 milioni di anni fa. La transizione avviene in
corrispondenza di un intervallo maggiormente erodibile, spesso circa 4
m, composto da argilliti e siltiti marnose rossastre intercalato tra
alternanze di calcari e marne. La dott.ssa Alessia Amorfini, incurante
della pioggia, è sorridente davanti all’affioramento che segna il
"passaggio" tra Paleocene ed Eocene.
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Sabato 19.03.2015
La costa è scolpita dal mare e dal vento in modo del tutto singolare.
Questa azione modella particolarmente i depositi torbiditici, grazie ad
un fenomeno diffuso di erosione differenziata, che dipende dalla
variabilità nella durezza delle rocce. |
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Sabato 19.03.2015
La
giornata è piovosa ma per fortuna il mare è calmo e l’organizzazione del
Geoparco della Costa Basca ha potuto regalare ai partecipanti del field
trip una breve escursione in barca da cui è stato possibile osservare un
panorama di rocce che sembrano emergere dal mare o tuffarsi nelle acque
per ritornare nei luoghi della loro antica origine. Nella foto il limite
K/T tra le torbiditi arenacee grigie del Cretaceo superiore (a destra) e
le alternanze calcareo-marnose rosate del Paleocene inferiore (a
sinistra). |
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Sabato 19.03.2015
Il
territorio del Geoparco della Costa Basca include numerose grotte
carsiche. Senza dubbio quella di valore globale è la grotta di Ekain al
cui interno si trovano eccezionali pitture ed incisioni del Paleolitico
superiore (circa 13.000 anni fa) che nel 2008 hanno portato al
riconoscimento UNESCO di Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A circa 600 m
da questo sito, per una fruizione turistica sicura, è stata ricostruita
una copia perfetta della grotta e del suo contenuto artistico
nell’ambito del museo di Ekainberri, dove l’escursione ha fatto tappa. |
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Sabato 19.03.2015
L'escursione si conclude con la visita al villaggio marittimo di Mutriku,
uno dei comuni del Geoparco della Costa Basca. Il programma prevede la
visita al "Nautilus" Geological Interpretation Center dove sono state
raccolte le gigantesche ammoniti provenienti dalle formazioni argillose
(il cosiddetto “Black Flysch”) dell’Albiano superiore (Cretaceo
inferiore, oltre 100 milioni di anni fa) affioranti lungo la costa.
Questi fossili sono stati raccolti nel corso dei passati 30 anni da
Jesus Narvaez, un paleontologo collezionista della zona. Il progetto in
corso del Geoparco ha l’obiettivo di attribuire un preciso ordine alla
sequenza stratigrafica dei fossili di Mutriku, al momento mancante. |
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Sabato 19.03.2015
Non solo ammoniti...
come testimonia questo stupendo crinoide fossile.
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Sabato 19.03.2015
La
visita continua nel centro storico del paese con la stessa
“obbligatoria” impostazione che sottolinea il legame tra i materiali
usati per le costruzioni e le rocce affioranti nella zona,
essenzialmente calcari ed arenarie. Il Palazzo comunale di Mutriku è un
ottimo esempio di utilizzo in architettura di pietre locali, che sono
visibili sia negli archi del portico, sia nelle cornici marcapiano.
Davanti al Palazzo, si trova la statua del commodoro Cosme Damián
Churruca y Elorza, nato a Mutriku nel 1761 e morto nel 1805 nel corso
della battaglia di Trafalgar, al comando della nave San Juan Nepomuceno. |
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Sabato 19.03.2015
L'interno della chiesa di Nuestra Señora de la Asunción a Mutriku,
monumento nazionale basco in stile neoclassico.
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Sabato 19.03.2015
Un ex voto a forma di nave baleniera all'interno della chiesa di Mutriku.
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Domenica 20.03.2015
Ultimo giorno di fronte al Golfo di Biscaglia.
Anche oggi nuvoloso come si conviene ad un luogo e ad un clima
atlantico.
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